{ Muriel Barbery, L'eleganza del riccio

{ Muriel Barbery, L'eleganza del riccio
Su una cosa però siamo d'accordo: l'amore non deve essere un mezzo, l'amore deve essere un fine.

sabato 31 marzo 2012

Take my hand...

Incredibile ma vero: il primo aprile mi metto a scrivere il resoconto di marzo... Pesce d'aprile?
No. Odio gli scherzi. Strano ma vero. O meglio... mi piacciono, ma devono essere simpatici e poco cretini, ovvero... non mi piacciono più di tanto.
Sarà che vengo da due giorni così pieni di sorrisi che non riesco a non sorridere ancora adesso... almeno fino alla prossima batosta, penso.
Ma andiamo con calma e analizziamo per benino tutto il mese... che è iniziato in quel di Venezia (come già detto in precedenza :D), dove la mia ricaricabatterie preferita è riuscita nella sua impresa impossibile, rendendomi pronta ad affrontare uno di quei mesi che nascondevano "dietro la schiena" un bel mazzo di fiori... oltre ai miei preferiti, qualche crisantemo, qualche tulipano e qualche margherita (tutti i fiori hanno un significato, me l'ha insegnato uno dei libri più belli che mi abbia mai emozionato: "Il linguaggio segreto dei fiori") c'era anche qualche rosa, bella rossa, ma anche bella piena di spine. Come ho esposto ampiamente lo scorso mese non ho assolutamente intenzione di accontentarmi e forse la mia perseveranza è servita a qualcosa, o perlomeno a portarmi a conoscere altre realtà che potrebbero inserirsi meglio nello spazio vuoto del mio puzzle.
Ufficialmente il mese si è aperto con una festa delle donne assolutamente da urlo. HO INCONTRATO CARLOS RUIZ ZAFON! Ok, adesso smetto di fangirlizzare e mi riprendo. No, scherzi a parte (ecco!): quell'uomo è uno dei miei miti letterari degli ultimi anni... mi mangio (letteralmente!) ogni libro che scrive e l'ultimo è stato il mio regalo di Natale in spagnolo... che altro devo aggiungere secondo voi? Una serata stupenda, sempre grazie alla presenza della mia Pì che ha risposto subito all'appello, non andando a prendere Er e Gné di ritorno da Dublino all'aereoporto e venendo ad emozionarsi con me anche grazie agli accrediti stampa che ci han permesso di relazionarci con belle personcine in giro :D
Altra tappa importante? SAN PATRIZIO, per la miseria.
Non ero mai andata all'Olimpico e mi sono vissuta uno di quei match che certo non sarà stato "IL PARTITONE" del secolo, ma per me è stato M E R A V I G L I O S O.
Un Olimpico strapieno per Italia - Scozia mi serviva proprio... così come il fine settimana di Pì qui a Terni con tanto di cascate e cinema annesso con Gabriele che è stato così disponibile da guidare lui la Ka (altrimenti, conoscendomi, un bel frontale non ce lo toglieva nessuno... devo essere meno emotiva, porcaccia!) ... all'università primo esonero di Teorie e Tecniche della Traduzione preparato in parte anche al percorso verde dove, mentre gli altri correvano come pazzi o camminavano per la salute, noi camminavamo declamando San Gerolamo, Cesarotti, Goethe e compagnia bella... speriamo bene! :)
Certo, la voglia di studiare è sempre più sotto le scarpe, ma spero che la sfida della tesi mi aiuti a ritrovare la carica che mi serve per andare avanti.
C'è poi la questione "piano B" arrivata all'improvviso e assolutamente inaspettata che però, almeno finora, mi è servita almeno come esperienza per compilare un CV europeo in inglese, scrivere una lettera di motivazione e tutto quello che ne è conseguito... non ci resta che aspettare anche qui e vedere cosa ne verrà fuori... e poi organizzarsi di conseguenza.
La notizia bellissima che questo aprile porta con sé è il mio ritorno sulle frequenze di Radio Jeans, o perlomeno ritorno a mettere le cuffie e a fare un programma con la mia omonima preferita che riesce sempre a rendermi felice con tutti i suoi sforzi, i suoi sorrisi e il suo volermi bene e sopportarmi anche in momenti poco "per i quali".
"Seconda stella a destra" è un nome che è tutto un programma... ma sono alla perenne ricerca della mia Isola che non c'è e, pur avendo trovato la mia seconda stella a destra mi rimane di andare sempre dritto fino al mattino... vedo che il cielo sta cominciando a schiarirsi, ma è un processo lento e il sole, che pure torna a risorgere ogni giorno, ci mette il suo tempo: nè un minuto prima, nè un minuto dopo. Devo solo farmi trovare pronta e per quello ci stiamo attrezzando.
Dopo l'esonero c'è stata la cena con gli amici dei miei in cui mamma s'è lasciata scappare il progetto che non doveva lasciarsi scappare e la domenica in cui ci siamo fatti l'en plein: zio Rocco e le zie... non è stata certo una passeggiata, ma alla fine è servito anche quello. In quei due giorni mi sono accorta di quello che devono provare i miei all'idea che io me ne possa andare per un altro lasso di tempo al di fuori dell'Italia, ma oltre che fuori dall'Italia, più che altro fuori dalle loro vite quotidiane e lo so che è una cosa normale, che sono io la prima a volermene andare... ma mettermi nei loro panni è doloroso. Perché mi hanno plasmata loro (nonostante quante possa dirgliene!) e senza di loro non sarei venuta su così (certe volte è una maledizione, in altri casi mi sento davvero fortunata) e sentirmi così amata non è semplice, specie se sei una che non si ama per niente... o meglio, si ama a modo suo, e siccome è un po' tanto inesperta, si ama nella maniera sbagliata, aspettando di potersi amare nella maniera corretta non appena riuscirà a scoprire quale sia. Ok, mi sono ingarbugliata, ma tanto ho capito quello che volevo dire e già il fatto che mi ci sia intricata è l'esempio lampante della situazione in cui verso in questo campo.
Finalmente siamo arrivati al quinto fine settimana del mese (questo 2012 le ha davvero tutte.. non si sa mai cambi qualcosa! :D) e finalmente mi sono catapultata nella realtà capitolina. Un sogno. Un sogno da cui non mi sarei voluta svegliare.
Il 29 è stata una giornata a incastri assurdi, un gioco di equilibri sul filo del quarto d'ora fino alle 14, quando finito tutto quello che dovevo fare mi sono messa in attesa delle 16:30 con un mal di pancia da ansia da prestazione che levati. Dio benedica Pì che mi sopporta anche in situazioni come queste: stravaccate in pieno spirito estivo in macchina con RDS a palla, con i genitori che ci guardavano male e il bagno chimico accanto... aspettando la prima intervista. Già: ho parlato al telefono con Jeff Stinco ("Cccciao Chiaaaara!" [cit.] che mi ha fatto emozionare al pensiero di vederlo da lì a breve... e mi ha emozionata pensando che riusciva a capirmi anche se al telefono e con il vivavoce. Prima parte andata, adesso tocca rendersi presentabile perché la seconda intervista è vis-à-vis con Travis dei We The Kings. Ok, sono pronta: si tratta della mia prima intervista registrata anche video oltre che audio e mi sento una cretina completa, oltre che completamente impresentabile e mai accettabile, ma sorvoliamo.
Un'attesa semi interminabile perché quel geniaccio del male s'è perso per Roma arrampicandosi sul Colosseo e facendosi quasi arrestare (complimenti, Re Leone Roscio!) e non arrivava mai. "Ciao! Siete i migliori!" [Il mio "Grazie!" ha allegato anche un sottotitolo alquanto eloquente "Fai poco il cretino, dude!"] è la prima cosa che ci dice e dopodiché cominciamo con le domande. Inutile dire che mi abbia conquistata: è un pazzo sclerato, bellissimo dal vivo (in video non mi aveva affascinata particolarmente, capelli e tatuaggi a parte!), alto come un vatusso, gentile come pochi e soprattutto traboccava di gratitudine. Una cosa rara in questo ambito, ma probabilmente è una caratteristica prevalentemente italiana, non so... gli stranieri mi sembrano sempre più riconoscenti, boh! Dopo avermi abbracciato dicendomi "I love you" a cui ho risposto con un "I love you too" svogliatissimo mentre gli chiedevo una foto ha concluso l'intervista con la scoccata finale (dopo avermi salvato la vita evitando che finissi sotto una macchina che passava di là in retromarcia! -.-") uscendone con un "Bonita!" che mi ha fatto definitivamente sciogliere.
Il video finirà su Zai.net ovviamente e sono già alla quarta volta che me lo rivedo e ogni volta mi sento sempre più stupida... vabbé, i miei difetti non li finirò mai di elencare, dovrei essermici abituata. Comunque devo dire che fa un grande effetto, non c'è nulla da dire.
Ma durante l'attesa non è che ci siamo proprio girate i pollici (atrofizzati per il freddo, maledetto venticello de Ciampino!): la vita del backstage è qualcosa di unico e, come al solito, mi ha conquistata in maniera totale, compresi i due della crew italiana che volevano provarci e che si sono giocati l'occasione con un "Ma era la tua... ragazza?" quando il cellulare di uno dei due aveva dato segni di vita... ovviamente se n'è accorta Pì, perché io ero clinicamente morta: era uscito Pierre ed ero rimasta in adorazione silenziosa e distanziata, come mio solito, quando tengo a qualcosa sul serio. Non c'è nulla da fare: è più forte di me. Ero rimasta con il cuore muto (s'era proprio fermato quando l'ho visto uscire e sorridere) fino a quando ho chiesto al tour manager di farci una foto se possibile, ma registravano un video mentre si gettava sulle fan in attesa dopo aver registrato un videomessaggio, quindi è rientrato di corsa e me lo sono perso. Ma almeno stavolta me lo sono proprio goduto. Con un bel sorrisino ebete che levati, ma... era vicinissimo. Dopo 8 anni che gli parlo in inglese davanti allo specchio quando ho bisogno di sfogarmi con il mio vecchio migliore amico dei sogni (ve l'ho detto che non sono normale, continuo a confermarvi la teoria della mia insanità mentale!) vedermelo a pochi metri... no, vabbè, è inutile che ne parlo.
Dopo poco esce fuori David e, naturalmente, finché non ha fatto il cretino prima di rientrare nel locale, nessuno se l'è filato di pezza .-." Io mi sono studiata il suo tragitto e, quando è tornato anche lui dalla registrazione del video messaggio, gli ho sorriso facendogli spazio per passare (io mi sono allontanata da una parte, Pì dall'altra, visto che Pierre non ci si era filato di pezza!) e lui, con un sorriso spiazzante come pochi (è un gran pezzo di figliolo anche se è basso: c'è poco da fare! ...e devo ammettere che qualsiasi paio di pantaloni gli sta davvero davvero bene!) mi fa "Would you like to take a photo with me?" MA SCIIIIIIIII!!!! :D Dopodiché foto anche con Pì e poi "Ciao!".. Ciao, che te devo dì?
Dopo poco passano due ragazzine che dovevano andare verso casa (era una strada che portava dall'altra parte della strada e ci passavano tutti i residenti, che ovviamente dei Simple Plan non avevano sentito parlare nemmeno per sbaglio!) e lui fa "Ciao!" (sì, in maniera un po' maniaca, ma simpatica, dai!) e queste "Ciao!" con un sottotitolo chiaro come il loro aggrottamento di sopracciglia: "vedi d'annattene, chi te conosce!"... appena si sono allontanate David si guarda il tour manager e fa "Should have I said "scopami"?" con una faccia da angelo da riempire di schiaffi! Un maniaco, un pazzo maniaco!!! Stiamo ancora ridendo... e allontanandoci :") Sorvoliamo sui dialoghi con i tour manager perché ero a metà tra l'adorazione totale per il loro ruolo e l'urto di nervi che mi era venuto dopo il "Ma sei umbra?" "Perché, si SENTE?" -.-" "Sto zitta, sto zitta, per carità!" Umpf. Dizione time. Ad averci tempo, però.
Dopodiché ci siamo messe in fila per attendere gli accrediti e, nonostante fossimo tra le ultime siam riuscite a conquistarci una postazione niente male, dalla quale mi sono goduta un concerto bello come pochi, tra momenti in cui,a occhi chiusi, quasi pensavo di essere in lavanderia ad aspettare che finisse l'essiccatore o la lavatrice da sistemare, ballando e urlando come una deficente senza domani... poi riaprivo gli occhi e me li trovavo davanti. E non ci credevo. Non ci credevo allora e non ci credo bene neanche adesso. STUPENDO. Ecco perché sono importanti per me: perché loro sanno. Loro sanno. Senza impegni troppo pesanti e legami troppo stretti: loro sanno. Sono dei grandi e lo sanno. Per questo non si comportano da montati. Li adoro. Ok, mi fermo qui e metto punto. Anzi no. Grazie a loro ho anche incontrato Lisa finalmente! :D Non ci speravo più e poi invece ho sentito "Chiara!" nel bel mezzo del casino dell'uscita *-*
Di ritorno a casa siamo rimaste fino alle 3 a parlare da un letto all'altro, durante una delle sessioni di chiacchiere tra superchicche che sono le migliori di sempre... per sempre.
Non riesco a capacitarmi della fortuna che ho avuto a creare un rapporto come quello che ho con le mie Pì e Gné da ormai 4 anni, grazie ai Lost, quello è vero, lo devo riconoscere, ma... non fossero stati loro mi auguro e sono convinta che avremmo trovato un altro modo... altrimenti sarebbe stata una perdita davvero incommensurabile! :)
Il venerdì è cominciato con calma e per piacere, mettendoci d'accordo su luoghi e orari per la mostra di Dalì (dove ho trovato il regalo di compleanno per mamma... e mi ero dimenticata che a breve è il suo compleanno! ...troppo vicino a Pasqua u.u), svegliando Gabriele (mi sento uno schifo quando sveglio qualcuno, odio svegliare la gente!) e incamminandoci verso il Vittoriano dopo pranzo. Il Colosseo ci ha accolti con un sole stupendo (e ormai mi immaginerò sempre Travis in versione Rafiki in giro per il Colosseo -.-") e la mostra è stata davvero splendida, anche per la compagnia, poco ma sicuro! :) Dalì è un pazzo isterico, ancor più di quello che mi immaginavo... "My ego was big" è un eufemismo per quell'uomo! ... ma era un genio, quindi che gli vai a dì? BRAVO, SALVADOR, BRAVO!!! :) "Io ci vedo un... RINOCERONTE!" Sì, Salvador, sì. Finisce tutto a breve, tranquillo! :)
Dopo la mostra di corsa a casa con un autobus che non passava mai e gente strana che lo prendeva, preparazione time e poi.... via, direzione Trastevere!
Una serata come quella di venerdì difficilmente potrò dimenticarla... a parte per il tasso alcolemico del mio sangue (dettagli! Mi sono solo brillata... per benino, ma ricordo tutto... ero nella fase "dico cagate ma mi accorgo delle cagate che dico", in sintesi) ma per il divertimento che c'è stato tutti insieme, Don Alejandro De La Vega a parte :")
Come prima volta a Trastevere devo dire che non potevo immaginare/chiedere di meglio!
Non parliamo dei discorsi tra Denver, "due scudi di gel", pettegolezzi vari ed eventuali e il mio "Io sò SDORCINATA!" [Non si direbbe, eh? Ta-dah! :"D] che davvero meritava un premio della critica... ma ho capito che quando mi brillo sono più napoletana che mai ed essendo cresciuta a suon di tammurriata nera, spingule francesi e 'ncopp' jamm'ja ci può anche stare, in effetti. Penso di non aver riso mai così tanto e Roberta che in macchina si gira e mi fa "No, ti devo guardare: non puoi capire... sei anche più simpatica del solito quando sei brilla!" :"D Ahahahah, di sicuro l'aspetto da Heidi appena scesa dai monti insieme a Fiocco di Neve (o Luppolo biondo, magari!) aiuta... specie se poi uno si mette a fare pipì davanti a un parcheggio privato, dietro la macchina mentre il ragazzo di tua cugina la sta facendo dall'altra parte della strada e poi urli come una disperata in macchina "cantando" Sum41, Blink 182, Green Day affermando, contenta di "poter tornare a ridere" senza aver paura di battezzare la macchina :D
Una serata stupenda con una compagnia fantastica... che a parte farti scappare la pipì dalle risate (aggiungeteci vino e birra... e anche un po' d'acqua, dai... e stiamo a posto!) è capace di farti passare la voglia di salutare e continui a parlare un'altra mezz'oretta dopo i convenevoli perché non ti andrebbe proprio di concludere la serata :)
Insomma, una conclusione di marzo degna di nota, specie se poi ripenso alla corsa per non perdere il treno al binario 2 ovest (continuo a dire che quello 9 e 3/4 non è così difficile da raggiungere se provi il brivido di andare al 2 ovest in 7 minuti netti con valigia, borsa e cinta del trench che ti cade per terra!) con Pì in prima battuta che ferma il treno, Gné che mi portava il trolley in seconda battuta e io che arrivo per ultima perché mi era volato via il biglietto dalle mani (e meno male che non era volato sui binari!) e non riuscivo a capire dove fosse finito -.-" Secondo me era perché la mia voglia di andarmene da Roma era pari a sottozero, ma la cosa che mi rende felice è l'idea che ci tornerò presto... e il 10 arriva in un baleno! :)
Oltretutto aprile promette bene: arriva Merù, ricomincia la radio, Pasqua... certo ci sono gli esoneri, quello che volete... ma torna Glee! :)
...e poi finalmente mi è tornato il battito del cuore a suon di sospiri e sorrisi, il che mi spaventa da morire, ma... c'è da dire che la delusione che mi aveva dato il pensare che Terni potesse farmi trovare quello che cercavo e poi capire che non era davvero il caso mi stava facendo cadere un'altra volta in depressione. Eppure stavolta c'è un altro motivo per cui tenere le antennine del cuore ben dritte, non si sa mai... probabilmente finirà in un niente di fatto, ma già mamma che è positiva è un passo ENORME avanti... le altre volte trovava sempre qualcosa da ridire, stavolta ci trova da ridere e da darmi baci a buffo, quindi forse forse posso continuare a sperare bene. Forse, non lo so. So solo che aprile è iniziato benissimo. Mi è tornata voglia di cantare nonostante la mia voce non ci sia più e un travone si sia impossessato delle mie corde vocali... quindi ho detto tutto! :)
I miei giardini di marzo hanno cominciato a gemmare... bisognerà vedere se aprile sarà clemente e farà venire una bella fioritura. Armiamoci di innaffiatoio, forbicine, cesoie e tanto amore... più di quello, non posso. Il resto lo deve fare il tempo, lo deve fare il terreno, lo deve fare la pianta.

...e penso sia bellissimo.

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