{ Muriel Barbery, L'eleganza del riccio

{ Muriel Barbery, L'eleganza del riccio
Su una cosa però siamo d'accordo: l'amore non deve essere un mezzo, l'amore deve essere un fine.

domenica 20 febbraio 2011

Chiamami ancora amore. Chiamami sempre amore.



Per la barca che è volata in cielo
che i bimbi ancora stavano a giocare
che gli avrei regalato il mare intero
pur di vedermeli arrivare

per il poeta che non può cantare
per l’operaio che non ha più il suo lavoro
per chi ha vent’anni e se ne sta a morire
in un deserto come in un porcile
e per tutti i ragazzi e le ragazze
che difendono un libro, un libro vero
così belli a gridare nelle piazze
perché stanno uccidendo il pensiero

per il bastardo che sta sempre al sole
per il vigliacco che nasconde il cuore
per la nostra memoria gettata al vento
da questi signori del dolore

chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e di parole

chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
in questo disperato sogno
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
anche restasse un solo uomo

chiamami ancora amore
chiamami ancora amore
chiamami sempre amore

perché le idee sono come farfalle
che non puoi togliergli le ali
perché le idee sono come le stelle
che non le spengono i temporali
perché le idee sono voci di madre
che credevamo di avere perso
e sono come il sorriso di Dio
in questo sputo di universo

chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e parole

chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
continua a scrivere la vita
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
che è così vera in ogni uomo

chiamami ancora amore
chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
chiamami ancora amore
chiamami sempre amore

che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e parole

chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
in questo disperato sogno
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
anche restasse un solo uomo

chiamami ancora amore


Sanremo è finito anche quest'anno. Deo gratias.

Però m'è piaciuto. Commentare, criticare, fare battutine e lasciarsi prendere un pò dalla gara... a tal punto che ieri, durante la finale, le lacrime si sono fatte trovare prontissime.

Ma come resistere a una cosa del genere?
Lasciatevi trasportare.

La vittoria del Professore vuol dire tanto, per molti.
Per tutti quelli che sperano in una musica italiana dei cantautori, per coloro che si lasciano emozionare da melodie che sanno trasportarti altrove, dove le parole hanno davvero un senso.

Tra i giovani ha vinto Raphael Gualazzi (aka Yoghi) e anche se mi è dispiaciuto per Serena Abrami e per Marco Menichini non si può certo dire che non si meritasse una tale vittoria.

Questi giorni sono stranissimi, in bilico tra mille cose (da qui il mio attaccamento a canzoni come "Vuoto a perdere" di Noemi e "Vivo sospesa" di Nathalie) nell'attesa di qualcosa che mi dia delle certezze, di qualcuno che sappia darmi un appoggio, che sappia mettere una rete di sicurezza sotto o comunque darmi quella stabilità tale che mi possa anche spingere a mettere un piede sul filo... e camminare insieme. Al momento poi non so quanto mi serva "qualcuno", in verità penso mi serva più "qualcosa": la forza di affrontare quello che verrà e la voglia di trovare il coraggio di cambiare rimanendo sempre uguale.

Continuo poi sempre a non capire determinati comportamenti,ma mi sento così bene quando me ne frego che ho deciso di fregarmene (per quanto mi è possibile,insomma!) e amen.

Domenica, domani inizia una nuova settimana piena di cose da fare, persone da incontrare ed esperienze da fare. Tra una settimana sarò in viaggio verso Venezia e tra due settimane sarò (forse) un pò tanto in panico ma vedremo... continuo a sognare. Anche grazie a tutti i meravigliosi amici che non mi lasciano pensare troppo e mi fanno sorridere davvero di cuore.

Quindi permettetemi di ringraziare coloro che mi hanno accompagnata in questa maratona sanremese che mi ha lasciato due bellissime occhiaie come ricordo, oltre che moltissime risate e battute stupende :D

Quindi grazie a Francesco,il più accanito sostenitore di Sanremo che commenta in maniera esilarante e contagia con la sua risata sentita di cuore :D
Grazie a Roberta Pì, la cugina sorella che non mi ha lasciato sola nei momenti del bisogno (l'apparizione di Belen o i momenti di traduzione e interpretazione della Canalis :D) e che sapeva cosa stessi pensando guardando sia i giovani che i Big, specie Macchèse *-*).
Grazie a Valeria che ha resistito fino a quando ha potuto e con la quale abbiamo commentato dei post in bacheca a raffica... e se vai a rileggere certe conversazioni mi sorgono dei dubbi sulla mia salute mentale :"D
Grazie a Caterina, che si è aggiunta al gruppo di ascolto negli ultimi giorni e con la quale mi sono trovata decisamente d'accordo su mooolti punti :) Sintonie da Gleek! ;D
Grazie a chiunque abbia scritto qualcosa sul Festival sul suo facebook che mi ha colpito e fatto divertire e a chiunque abbia commentato qualcosa di quello che ho scritto io... ma ormai ho deciso: se il prossimo anno non vado in sala stampa non lo seguo tutto come quest'anno perché... non je la posso proprio fà! :D

Don't stop believin'.
La festa delle coppie che faranno i 25 anni di matrimonio nel 2011 a San Valentino ha colpito e affondato. Sulle note di Marry me dei Train non ho resistito e mi sono sciolta in lacrime. Ma vedere che ancora c'è speranza, che i sentimenti in questo mondo sono destinati a durare almeno più di qualche mese o qualche anno, nonostante le difficoltà... mi ha rincuorata e che cosa dovrei aggiungere? Si aspetta. Si aspetta pazientemente e con tanta fiducia, perché accontentarsi non è decisamente la strada migliore. Anzi. Anche in questo caso Glee docet: Silly Love Songs ci sta davvero a fagiuolo. Non ci resta che sperare bene.
Don't stop believin'.

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