{ Muriel Barbery, L'eleganza del riccio

{ Muriel Barbery, L'eleganza del riccio
Su una cosa però siamo d'accordo: l'amore non deve essere un mezzo, l'amore deve essere un fine.

sabato 12 giugno 2010

...un anno fa.


Ok, ci siamo.
Sono due giorni che ritardo questo momento ma... non posso ritardarlo per sempre.
Tutto è nato dalla lettura di "Perdonami" di Francesco Marchetti.
"Un romanzo che tocca il cuore delle fan di TZN. Una lettura commovente e piena di amore."

Decisamente. Letto tutto mentre, in macchina, raggiungevamo Fiumicino, Ladispoli e zone limitrofe. Le zone dove sono cresciuta, dove ho lasciato parte di me, parte dei miei ricordi.
Mi ha fatto bene e male allo stesso tempo.
Uno schiaffo in piena faccia, bello pesante; una ferita in pieno petto; una vocina nella mente.
Sì, anche io ho sofferto di bulimia nervosa, "quella cosa per cui ti abbuffi per ore di cibo, e poi soffochi il senso di colpa vomitando l'anima nella tazza del bagno."
Proprio a 16 anni,come la protagonista del libro. Ne sono "uscita" dopo un anno ma ancora adesso ogni tanto mi ritrovo a ripensare che sarebbe tutto più facile. Oppure no, alle volte mi ritrovo a pensare che forse se avessi continuato adesso sarei all'ospedale per qualche ritorsione dell'intestino, dello stomaco o di chissà che cosa.
Solo che lei (Marta, la protagonista del libro), a 23 anni, è magra ed ha un fisico da urlo.
Io non penso che ci riuscirò mai.
Perchè se quel problema adesso l'ho superato... bèh, adesso mangio e basta. Mangio e ingrasso.
Mangio e non mi basta mai. Mangio di tutto in ogni momento, quando ho voglia, quando non ho voglia... mangio,punto.
Poi le cose non mi entrano, non riesco a mettermi le magliette che preferisco e mi odio quando mi guardo allo specchio. Non mi avvicino alla bilancia e divento cattiva con i miei quando se ne parla.

Ma poi ci sono i momenti in cui non mi odio, i momenti in cui mi sento accettabile, quei momenti in cui le persone mi dicono che sono comunque bella, che ho delle belle idee, che valgo qualcosa.
Ok, ecco le lacrime.
Strano non siano arrivate prima.
Dicevo che alterno momenti di amore a momenti di odio profondo nei miei confronti.
Tutto perchè? Perchè non mi amo abbastanza.
"Per chi continua a farsi male non amandosi abbastanza come te, ma forse anche come me."
Manco a dirlo, Tiziano ci sta.
Tiziano c'è sempre stato.
I problemi si sono cominciati a far sentire quando ho iniziato a sentire che Tiziano non ci sarebbe stato realmente nel mio futuro. Chiamatemi bambina, chiamatemi illusa ma io non chiuderò MAI la porta alla speranza di averlo nella mia vita. Non me ne frega niente se come amico, come conoscente, come semplice persona "dell'ambiente (Dio lo voglia!) o come qualcosa di più. Da quando ho 11 anni è sempre stato lui a parlarmi nel momento giusto tramite una sua canzone, tramite una sua apparizione televisiva, una sua intervista... e poi l'anno scorso.
Un anno fa. La prima foto insieme prima dell'esame di maturità. Poi la vittoria del concorso di Repubblica. Sembrava si stesse per rovesciare il mondo. Il mio mondo era tutto in movimento, ruotava tutto attorno a lui :)
Poi il nulla, anzi. Il dolore. La botta forte della delusione. Una delusione sciocca, una delusione insulsa eppure dolorosa. Perchè lo sentivo io quello squarcio nel petto. Perchè lo sentivo io il dolore nell'anima a vedermi volare via davanti tutti i cosiddetti "sogni di gloria".
Ma va bene, adesso l'ho accettato... mi ci è voluto un pò ma... adesso lo amo completamente.
Non più come facevo prima, dai miei 11 anni, passando per i 16 quando "Mai nata" è diventata la MIA canzone, arrivando ai 18, quando "Indietro" mi è entrata dritta al cuore passando per la porta sul retro. Adesso lo amo completamente, alla maniera degli Skillet, alla "Yours to hold".
Come gli ho scritto sul cartellone del concerto del 19 maggio del 2009.
Lo amo completamente e sento che lo farò per sempre, anche se da lontano, anche se non più come una volta... so che lui non mancherà mai nella mia vita,in un modo o nell'altro.
Qualsiasi cosa accada. Qualsiasi cosa si metta in mezzo. Qualsiasi cosa possa sentire/dire/fare.
Sarà lui a darmi la forza di ritornare ad avere la mentalità che mi aveva fatto perdere due taglie due anni fa. Sarà sempre lui a cantarmi nelle orecchie le parole di cui ho bisogno. Sarà lui a tenermi per mano quando la mia olimpiade mi toglierà anche le forze per sorridere.
Non lo dico tanto per dire. Lo dico per esperienza. Lo ha già fatto.
Naturalmente non lo sa e molto probabilmente non lo saprà mai ma... grazie a lui so che ce la posso fare. Adesso devo solo riuscire a trovare il momento giusto, devo sentirmelo dentro.
Al momento ancora non me la sento e non so se sia più per pigrizia o per paura.
Ho paura di non venire accettata non perchè non sia presentabile fisicamente ma per le mie idee.
Continuo a ripetere da tanto che sono ingombrante quanto lo sono le mie idee.
...e se diventassi meno ingombrante ma ugualmente pesante?Potrei sopportarlo?
I miei chili in più non sono che la mia copertona di Linus ma non ce la faccio più di nascondermi dietro al "Mi piace mangiare"... certo, non mi dispiace ma... non mi piace più come prima.
Mi odio quando so che sto mangiando troppo. Ma non mi fermo. Mi continuo a fare del male.
E allora chiamiamolo con il suo nome. Ho un problema di alimentazione. Non grave come molti altri, ma comunque un problema.
Si dice che il primo passo da fare per risolvere un problema è ammettere di averlo.
Ok, io adesso l'ho fatto ed era tanto che mi rifiutavo di farlo.
Non mi resta che incanalare le mie energie adesso per affrontarlo e risolverlo una volta per tutte.

Forse è stata anche la ricerca del vestito a smuovere qualcosa.
Non mi entrava nulla... se stava bene sui fianchi non stava bene sul seno.
Uno stress. Un dolore continuo. Un'angoscia infinita.
Poi ieri. Primo negozio della giornata. Entriamo e c'è una ragazza bellissima, magra e tonica che sta misurando un vestito meraviglioso che le sta divinamente. Lo stesso vestito che mamma mi aveva detto di guardare alle mie spalle. C'è anche la mia taglia.
Entro nel camerino con il morale sottoterra, cercando delle scuse per non uscire con il vestito, che sicuramente non mi sarebbe stato. Invece no. Invece stavolta entrava.
Ho comprato quel vestito. Dicono che mi stia anche bene. Io ancora non mi ci so vedere: lo devo portare senza reggiseno e ho tutta la schiena scoperta. Mi arriva sui piedi e metterò le scarpe nere col tacco per non farlo rovinare per terra... ma mi stava.
Mamma quasi s'è commossa, quasi non ci credeva nemmeno lei.
Io ancora non ci credo e ormai ci penso tantissimo. Devo darmi da fare perlomeno per sgonfiarmi un pochino... potrebbe davvero starmi bene come voglio io, se solo ci riuscissi.

"Notizia è l'anagramma del mio nome,vedi?"
La notizia è che adesso mi sono stufata di sentirmi una perenne crisalide... una farfalla con il suo bozzolo ancora tutto attorno. In un modo o nell'altro so solo che ce la posso fare, ce la devo fare.
Per me, in primis... e per gli altri poi.
Chissà che non riesca a farcela anche grazie a qualcuno che mi sta facendo venire dei bei colpi al cuore in questi giorni :)

Comunque... grazie di tutto Tiziano.
Come sempre riesco a dirti solo la parola chiave.
GRAZIE.

2 commenti:

  1. non avevo letto prima questo post,non so come mai ma era sfuggito agli aggiornamenti..
    che dire,bellissimo.
    triste,questo sì,ma vero e sincero.
    ci vuole una grande forza per ammettere certe cose,anche se solo attraverso un pc, quindi posso solo dirti complimenti per esserci riuscita.. non è pura retorica quando si dice che il primo passo per risolvere un problema è ammettere di averlo, è così, non si può nascondere la testa sotto la sabbia facendo finta che va tutto bene..
    quindi il primo passetto lo hai fatto.. ora tira fuori le unghie e vai avanti, ce la puoi fare :)
    sappi che ti sono molto vicina..
    un bacio!

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  2. Grazie mille... anche perchè è stato il tuo blog, è stata la tua forza di volontà e i tuoi sfoghi a farmi riaprire gli occhi su alcuni ricordi davanti ai quali preferivo tenerli chiusi.
    Mi hai messo la pulce nell'orecchio, poi il libro dedicato a Tiziano... e allora ho capito che è arrivato il momento di riprendere in mano un pò di cose e cercare quello che è meglio per me punto e basta :D

    Grazie davvero di cuore.
    Ti sono vicina anche io... perchè ti meriti di vivere la vita che desideri <3

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